Per festeggiare i nostri 40 anni di matrimonio, mia figlia ha voluto che ci prendessimo una vacanza e la vivessimo serenamente insieme. Chi sta raccontando la sua esperienza di viaggio, come avrete capito, non è una persona giovanissima, ma un po’ in là con gli anni, che nella vita ha passato tanti momenti belli, ma ha dovuto superare anche molti momenti difficili, che quando arrivano non puoi evitare.

Con l’aiuto di Pietro, titolare proprietario dell’agenzia “Viaggi Carmen” di Aprilia, una persona gentile e sensibile, che ci ha consigliato l’itinerario più adatto a noi, nel giro di un mese siamo partiti.

Mentre arrivavamo a Civitavecchia in auto, la Costa Concordia era già ad aspettarci nel porto, imponente, bellissima e immensa. Entrati nella nave ci è sembrato di immergerci in un mondo irreale: era tutto uno scintillìo di luci che cambiavano colore ed intensità di continuo, un lusso che lasciava senza parole; un via vai di persone di nazionalità diverse nelle boutiques, negli ascensori rococò, negli splendidi bar dove conversavano comodi nei lussuosi divani, cullati dalla musica dei piano bar, negli eleganti ristoranti dove i camerieri sorridenti, schierati davanti all’ingresso ti salutavano e ti conducevano al tuo tavolo. Non parliamo poi delle pietanze! Ottime, raffinate e servite con altrettanta gentilezza.

Dopo la cena era possibile scegliere di andare a scatenarsi in discoteca, a tentare la fortuna alla roulette o alle slot machines, o rilassarsi con uno spettacolo teatrale: noi, vuoi per l’età, vuoi per passare delle serate rilassanti, sceglievamo sempre di andare a teatro! Il teatro Atene era un immenso anfiteatro di due piani nel quale ogni sera si svolgevano due spettacoli: una sera c’era il varietà, con costumi variopinti; un’altra sera erano di scena gli equilibristi, che con i loro numeri ti facevano stare con il fiato sospeso; un’altra sera ancora c’erano due cantanti con una bellissima voce armoniosa; uno spettacolo era dedicato ai bambini e aveva come tema la favola; poi c’era la sera del flamenco, con la magia dei ballerini spagnoli.

Dopo il teatro, la serata proseguiva al nono piano con l’animazione e tanti altri giochi, mangiando e bevendo e… pizza a volontà! A notte fonda rientravamo nella nostra cabina, accogliente, pulita e ordinata, e ogni sera i camerieri si sbizzarrivano a sistemare creativamente sul letto i nostri pigiami e dove, accanto al giornale fatto passare discretamente sotto la porta, trovavamo un foglio chiamato “Today”, nel quale trovavamo il programma del giorno successivo.

Durante la notte la nave viaggiava silenziosa e non ci accorgevamo di navigare se non fosse stato che per un impercettibile rullio che a volte si avvertiva quando intorno tutto taceva. La mattina presto attraccavamo in un porto e potevamo scendere a terra per le escursioni: quelle che ci sono rimaste più in presso sono state la visita di Barcellona e di Tunisi, due città molto diverse tra loro, ma alla stessa maniera affascinanti. Quasi una bomboniera la prima, con tutti i colori ed i profumi della Spagna, le grandi strade alberate, i parchi fioriti e variopinti, i palazzi pieni di fregi, arricchiti dai caratteristici balconi in ferro, cesellati in vari modi, la splendida “Sagrada familia” , unica nel suo genere, imponente e mistica. Ti allontani da questa città con il rimpianto di aver avuto poco tempo a disposizione per visitarla ed ammirarla, ma sicuramente felice di esserci stata. Che dire, poi, di Tunisi, con le sue strade gremite di gente, i suoi mercatini odoranti di spezie, traboccanti di ogni genere di souvenir, i bazar dove le donne tessono i tappeti, i bambini che si avvicinano e ti tirano per i vestiti per venderti i loro oggettini (collanine, tamburi, ecc.) e non se ne vanno finché non compri qualcosa. L’aria è calda, il cielo è limpido, in lontananza dal minareto si sentono preghiere. È un momento mistico: tutto intorno è silenzio.

Ci sarebbe ancora tanto da raccontare: io voglio però concludere raccontando la sera in cui il capitano ci convocò nel teatro Atene per congratularsi con tutte le coppie che, come noi, festeggiavano il loro anniversario di matrimonio. Portarono una grande torta a tre piani, lo champagne e con parole molto carine il capitano Giardina, regalando una rosa a tutte le donne presenti alla cerimonia, fece gli auguri agli sposi, mentre ci scambiavamo nuovamente le fedi.

Sette bellissimi giorni sono volati, in questa atmosfera magica. La vacanza era finita, il porto di Civitavecchia si avvicinava sempre più, e lì, come era iniziato si concludeva il nostro viaggio. Sia io che mio marito, ripensandoci, abbiamo una gran malinconia di quei giorni felici e spensierati, e ci auguriamo di poterci ritornare per vivere ancora una volta la magia di una bella favola!

 

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Il salone principale della Costa Concordia, con le sue luci magiche

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Il teatro Atene, con gli artisti che ringraziavano il pubblico alla fine dello spettacolo

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Barcellona. Le facciate dei palazzi realizzati da famosi architetti

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Barcellona. La Sagrada Familia.

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Tunisi. Una passeggiata tra i negozi.

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Io e mio marito, felici alla fine della nostra crociera.