Il nostro Viaggio di nozze con Hotelplan
Non è stato difficile scegliere quale sarebbe stata la meta della nostra luna di miele…entrambi con le idee molto chiare siamo andati da Pietro,il nostro agente di viaggio e gli abbiamo detto:” vogliamo fare il tour del Brasile!”Meraviglioso”!è stata la risposta di Pietro!
Da Rio de Janeiro all’ Amazzonia un mix tra Arte Storia e Natura che ci ha sorpreso fin dal 1° primo giorno e che ci ha affascinato durante tutto il nostro tour dal 27 Aprile al 19 Maggio 2009.
Il nostro viaggio inizia a Rio de Janeiro sulla famosa spiaggia di Copacabana presso il lussuoso Windsor Hotel Miramar a pochi passi dal famoso Copacabana Palace;
qui siamo stati 3 giorni, il tempo necessario per visitare il Corcovado(un parco naturale tra la giungla) dove si trova il Christo Redentor che domina sulla città di Rio, lo spettacolare panorama dal Pao da Azucar(Pan di zucchero) e la città stessa ricca di contrasti tra enormi palazzi e favelas,ricchezza e povertà, fatta di storia, di eventi coloniali ,di grandi scoperte e di grandi navigazioni.
Ma non abbiamo trascurato la Samba e neanche l’arte culinaria…siamo stati in uno dei più famosi locali di Rio, il Plataforma, infatti,dopo una cena tipica brasiliana a base di carne, fagioli e riso si pùo godere di un coloratissimo spettacolo di Samba e Capoeira.
Un altro famoso locale citato anche su molte guide turistiche da non perdere è il Ristorante Marius(alla fine di Avenida Atlantica- Copacabana) dove sia carne che pesce vengono preparati su un piano di cottura posto al centro del locale,il cliente sceglie cosa mangiare da un vasto e fresco buffet ed il cuoco lo cucina al momento,il locale è davvero particolare e delizioso,è tutto decorato con delle conchiglie su soffitti e pareti !Da Rio il nostro viaggio prosegue verso Nord fino ad arrivare a Sao Luis una penisola nello stato del Maranhao. Appena scesi dall’aeroporto ci accorgiamo della differenza tra Rio e Sao Luis…iniziamo a vedere immense pianure di verde e zone desertiche contorniate da palazzi di recente costruzione. La guida infatti ci spiega che Sao Luis è una città molto povera che gode solo di un turismo per questo vediamo solo grandi Hotel e Resort proprio come il nostro Pestana Resort immerso in un meraviglioso parco naturale vicino all’oceano. Entriamo nel Pestana Resort e restiamo a bocca aperta per il lusso e lo stile new age che troviamo nella nostra camera ed in tutto il Resort.
Il personale è molto cordiale con noi e ci dispiace anche rimanere li solo per una notte perchè il mattino seguente ci aspetta un viaggio in pullman di circa 3 ore per raggiungere la cittadina di Barreirinhas e da li a sua volta per raggiungere lo spettacolare parco dei Lencois Maranhenses.280 Km per giungere a Porto Preguisas Resort un viaggio che però ci ha un po’ sconvolto…la strada era quasi tutta dissestata a causa delle forti piogge dei giorni precedenti ma anche del giorno stesso forti allagamenti hanno provocato la spaccatura della strada che per un breve tratto abbiamo fatto a passo d’uomo. Lungo il tragitto solo case distanti 3-4 chilometri l’una dall’altra, solo un filo dell’elettricità per tutta questa popolazione che cammina con le infradito(havaianas), sia bambini che adulti. Il nostro Resort è formato da circa 40 appartamenti tutti costruiti semplicemente in legno e mattoni immersi in una foresta tropicale…intorno a noi solo il fiume preguisas,galline,palme, piantagioni di cocco e banane…qui regna un meraviglioso silenzio interrotto solo da scroscianti ed improvvisi acquazzoni. Nello stesso giorno di arrivo dopo esserci sistemati in camera ci aspetta un escursione in jeep di 40 minuti. Una guida ci viene a prendere nel primo pomeriggio e ci spiega che con la jeep arriveremo nel famoso parco deì Lencois Maranhenses attraversando tutta la foresta…siamo in compagnia di un gruppo simpaticissimo di brasiliani, argentini ed inglesi. Nella foresta vivono popolazioni che si nutrono esclusivamente di ciò che offre loro la natura… pesce, cacciagione, cocco, banane. Al nostro passaggio davanti alle loro case con la jeep ci sorridono e ci salutano nelle speranza che qualcuno regali loro qualcosa. La strada lungo il percorso diventa sempre più sabbiosa…e la jeep a volte fatica un pò quando s’immerge in una pozzanghera, ma finalmente arriviamo davanti ad una gigantesca montagna di sabbia,la guida ci dice che dobbiamo scalare quella montagna per godere dello spettacolare panorama dei Lencois Maranhenses(lenzuola del maranhao).E’ così….scaliamo attaccandoci ad una corda la montagna di sabbia e dopo solo 2 passi il deserto bianco sabbioso si distende davanti ai nostri occhi…senza parole!
Notiamo le lagune di acqua dolce color azzurro formate delle piogge…andiamo a sentire l’acqua, è calda,nonostante qualche nuvole e un pò di pioggia facciamo il bagno anche per rilassarci un pò. I Lencois danno un senso di profonda serenità…davanti a questo spettacolo devi solo respirare profondamente e godere di questo momento di solitudine con te stesso e con la natura. Facciamo il giro di queste lagune ce ne sono diverse e di diverse forme alcune più grandi alcune più piccole,ci godiamo anche il panorama che si vede dall’alto di queste montagne sabbiose:un’immensa e verde foresta.
Ritorniamo in serata nel nostro resort, la mattina dopo ci aspetta l’escursione in barca sul rio preguisas fino ad incontrare di nuovo i Lencois(l’unico modo per raggiungere i Lencois è in jeep,in barca o più velocemente con un aerotaxi dal quale si può ammirare una vista mozzafiato).Pedro è la guida che conduce anche la barca e che ci da tantissime informazioni sulla vegetazione che troviamo sul fiume Preguisas e su tutte le specie animali che incontriamo durante questa escursione. Il fiume offre un piacevole viaggio e dalla nostra lancia(cosi chiamano i brasiliani il nostro motoscafo)accostandoci sulle sponde del fiume fotografiamo le cose più interessanti come ad esempio una pianta dalla quale si ricava del sapone e da lì scorgiamo dei pipistrelli che spaventati dal rumore del motore spiccano il volo. Dopo un oretta di navigazione scendiamo in un punto di ristoro costruito dalla popolazione che abita in queste zone desertiche proprio per i turisti che visitano il parco dei Lencois,un bambino ci offre dei pezzetti di banana per andare a dar da mangiare ai simpaticissimi macachi che vivono nella foresta che si affaccia sulle sponde del fiume. Un esperienza bellissima, la scimmietta prende velocemente e delicatamente la banana dalle mie mani e la mangia frettolosamente aspettando che qualcun’altro porga la sua mano per un altro pezzo. L’incontro con i macachi ci ha sorpreso ma ancora non avevamo idea di quello che ci riservava l’Amazzonia…
Dopo aver bevuto e mangiato qualcosa ritorniamo nella distesa sabbiosa dei Lencois che sono li a 2 passi da noi…scattiamo tantissime fotografie una più bella dell’altra, c’è il sole fa più caldo oggi!Risaliti a bordo Pedro ci spiega che andremo a pranzo in una tipica pousada lungo il fume e che pian piano ci avvicineremo all’oceano e vedremo l’estuario del fiume preguisas che sfocia direttamente nell’oceano Atlantico…Pranzo a base di frango(pollo) e pesce ottimo. Incontro tra fiume ed oceano incantevole!la mattina seguente rimaniamo a goderci il nostro resort nella piscina e sulla amache e a rilassarci un pò in attesa del prossimo volo che ci porterà nel sud del Brasile ad Iguassù per ammirare le meravigliose cascate!
Jeorge è la nostra guida parlante perfettamente italiano che ci accoglie all’aeroporto di Iguassù e da subito si rende disponibile anche per aiutarci nei bagagli,gentilissimo!Entrati un una elegante macchina Jeorge ci spiega subito dove si trova Iguassù e ci parla di tutte le risorse naturali dello stato del Paranà.Notiamo subito che è uno stato ricco e benestante e che gode di uno spettacolare paesaggio …Jeorge inoltre ci dice che il nostro Hotel è l’unico hotel all’interno del Parco Nazionale dell’Iguassù,una riserva naturale boschiva che ci sorprende con un cucciolo di stambecco lungo la strada,restiamo a guardarlo per qualche secondo poi velocemente rientra nel bosco. L’hotel Das Cataratas è fantastico, dalla finestra della nostra camera ammiriamo le cascate e avvertiamo la pressione dell’acqua che fa vibrare i vetri della finestra,ma è piacevole da ascoltare: intorno a noi solo acqua e verde. La mattina seguente Jeorge con il nostro autista ci vengono a prendere e ci ricordano di portare con noi il passaporto perché passeremo la dogana per andare in Argentina. Le cascate dividono esattamente i confini tra Brasile Argentina e toccano solo per un breve tratto il Paraguai,purtroppo la Polizia superata la dogana non lascia fermare le macchine sul ponte che divide il Brasile dall’Argentina,ma proprio li a metà ponte sopra il fiume cataratas c’è il confine,possiamo solo fare una piccola ripresa dalla macchina e vedere il ponte che da giallo e verde(colori Brasiliani) cambia in bianco e azzurro(colori argentini).Arriviamo davanti all’ingresso del Parco Nazionale Das Cataratas Iguassù, è grande e molto curato.Jorge ci dice che per giungere alla cascate faremo un percorso di circa 4 chilometri diviso in zona alta e zona bassa(High e Down Falls)e prenderemo un trenino che ci porterà alla famosa Gola del Diavolo la parte più bella ed interessante delle cascate. Durante la passeggiata la nostra guida non trascura alcun particolare ci parla della vegetazione e di tutte le specie animali presenti nel parco compresi i parassiti che trasformano alcuni alberi in forme spettacolari e ci fa notare la forza di questi piccoli batteri.Superato un ponte, lungo circa un chilometro, sentiamo lo scroscio dell’acqua sempre più forte,la gola del diavolo stava per affacciarsi ai nostri occhi:una quantità d’acqua impressionante! Jeorge però è dispiaciuto perché in altri periodi, di acqua ce ne sarebbe stata molta di più:i giorni scorsi infatti non è piovuto molto . Noi comunque rimaniamo a bocca aperta ed osserviamo in silenzio l’acqua cadere giù…c’è anche l’arcobaleno!Ma la nostra giornata in visita alle cascate non finisce qui,andiamo a vederle anche dal lato brasiliano e li abbiamo la possibilità di avvicinarci alle cascate con un gommone e di divertirci affrontando la corrente del fiume…si chiama Macuco Safari…
rientriamo in Hotel bagnati dalla testa ai piedi ma entusiasti di questa avventura!Il mattino seguente molto presto ci vengono a prendere, la nostra guida con l’autista e ci accompagnano in aeroporto dove ci aspetta un volo di 4 ore con scalo a San Paolo per Manaus capitale dell’ Amazzonia. Questa volta arriviamo a Manaus dopo un volo super confortevole, abbiamo viaggiato in business class con il”The BIG RED CARPET” sempre della compagnia brasiliana Tam. A Manaus ci attende una macchina privata che dall’aeroporto ci accompagna al porto,durante il trasferimento ci accorgiamo dei contrasti tra il vecchio ed il nuovo di questa città,alcuni palazzi sono distrutti altri completamente nuovi,così come negozi ed altre strutture. Fa caldo c’è molta umidità,anzi è proprio afoso ed al porto, mentre aspettiamo per imbarcarci sulla nostra Iberostar Grand Amazon ,ne approfittiamo per pranzare in un restaurant bar semplice ma accogliente.
La nostra cabina si chiama Mandi si trova proprio appena si entra sulla nave al piano terra,piccola ma confortevole,non manca proprio nulla!Lo staff di bordo ci accoglie calorosamente,ci offrono un cocktail ,ci spiegano tutta la programmazione e ci danno appuntamento per la prima escursione la mattina seguente: si salpa poche ore dopo l’imbarco e la navigazione è piacevolissima sul Rio Negro,un fiume scuro e caldo molto strano da vedere…Il Rio Negro incontrerà la mattina seguente il Rio degli Amazzoni e da lì partiranno le nostre escursioni in barca e poi a terra nella foresta amazzonica, ad esplorare la natura senza lasciare traccia:preservare la natura è la prima regola!Ci vestiamo con pantaloni e maniche lunghe, scarpe chiuse e comode perché così ci hanno consigliato, meglio evitare anche un pizzico di zanzara, per questo usiamo anche tantissimo repellente. Dopo dieci minuti di camminata tutti in fila indiana dietro alla guida io ho davvero caldo,si suda anche solo a star fermi,ma la guida sta spiegando troppe cose interessanti,fa un taglio da una corteccia di un albero e ci spiega che, quel liquido che fuoriesce è una medicina naturale,taglia un tronchetto dal quale fa uscire acqua potabile, ci fa assaggiare il seme di un frutto molto nutriente ma che ha l’aspetto di un verme bianco ed io non ho il coraggio di mangiarlo,quindi il caldo passa in secondo piano ed andiamo avanti. Facciamo altri 20 minuti di camminata poi un dietro-front e ritorniamo sulla barca e durante la navigazione avvistiamo anche un simpatico bradipo aggrappato ad un albero ed un’iguana.
Il Rio degli Amazzoni è ingrossato,infatti è 13 metri sopra il livello di guardia,i giorni prima la pioggia ha creato davvero molti danni e l’Amazonas ha proclamato lo stato di calamità in alcune zone più abitate;al contrario di Iguassù, a Manaus la pioggia non ci voleva proprio anche perché la stagione delle piogge sarebbe dovuta finire già da qualche giorno prima del nostro arrivo. Vediamo solo alcuni tetti delle case il resto è tutto inondato ,accanto alle case ci sono delle imbarcazioni dove la popolazione, in questi casi vi si rifugia dalle piogge.Il fiume sembra così immenso da sembrare un oceano,è davvero gigantesco…io non pensavo un fiume potesse avere tali dimensioni!Sentir parlare della maestosità della natura è un conto, ma vederla è un altro!Siamo in visita anche in casa di una famiglia tipica amazzone, ci fanno visitare la loro abitazione ed il padrone di casa ci spiega come producono la farina di tapioca che serve loro per tutto per il pane e la pasta proprio come noi usiamo il grano. Questa farina viene ricavata da un tipo di palma e viene lavorata con degli antichi macchinari come le macine poi viene scottata in delle enormi padelle ed infine cucinata in tutti i modi. Tutto questo è appena fuori la loro casa,vivono di agricoltura e con lo stretto necessario ,anche se sono molto poveri fortunatamente non soffrono la fame,la natura offre loro davvero tanto.Durante la crociera si mangia e si beve a qualsiasi ora,il buffet, il pranzo e la cena sono ottimi ed abbondanti,abbiamo anche il tempo per un tuffo in piscina,per fare amicizia per ballare e cantare!
L’ultimo giorno di navigazione sul Rio degli Amazzoni andiamo prima a pescare i piranha e poi di sera facciamo un escursione notturna:andiamo a vedere i Kaimani. Piro, la nostra guida di origine amazzonica, sa perfettamente dove e come prendere i Kaimani…li prende tutti per il collo e fa in modo che la bocca rimanga chiusa per evitare che lo mordano,sono come dei piccoli coccodrilli possono arrivare ad essere lunghi anche un metro e mezzo ma a me fanno paura lo stesso. Mio marito lo accarezza dalle mani di Piro, io mi limito solo a fare la ripresa e le foto.La mattina seguente è il giorno del ritorno a Manaus e dello sbarco ma prima di scendere il capitano, che la sera prima ha organizzato una festa con tutto l’equipaggio,ci da appuntamento sul ponte della nave ancor prima dell’alba per ammirare l’incontro tra il rio degli Amazzoni con il rio Negro.Il momento è spettacolare perché i due fiumi sono in contrasto tra loro e sembrano formare una linea che divide il confine tra un fiume e l’altro…da una parte il rio degli amazzoni di colore rossastro e dall’altra il rio negro di colore nero(preto in portoghese),restiamo a guardare mentre la nave lentamente rientra nel porto di Manaus sulle acque del rio Negro. Sbarcati a Manaus ci attende la stessa guida che avevamo all’andata ed insieme ad una coppia di spagnoli conosciuti sulla nave decidiamo di fare un tour per la città tutti insieme. Andiamo a visitare il centro storico di Manaus, una grande piazza ospita uno dei più importanti musei di storia ed una fontana che rappresenta tutti i continenti. Da li la guida ci porta in uno dei più grandi mercati di Manaus,ci spiega che proprio da lì partono tutte le distribuzioni di genere alimentare per le zone limitrofe perché questo è davvero un enorme mercato. Enorme è la parola giusta e quantità industriale è la parola che devo usare io per farvi capire quello che abbiamo visto!Appena entrati in questi grandi capannoni troviamo il settore della frutta e delle verdura. Intorno a noi palazzi interi di banane ,ananas e cocco ed affianco alla frutta camion carichi già pronti per la distribuzione…vediamo frutta di tutti i colori gialla,arancione,rossa,verde. Mi piace fotografare ogni particolare perché so che sarà difficile rivedere questa frutta tutta insieme!I commercianti sono gentili con noi e sono contenti di vedere una telecamera si sentono importanti,così ci fermiamo e beviamo un acqua di cocco,il cocco ci viene aperto al momento è buono e fresco. Subito dopo attraversiamo la strada ed entriamo in un altro capannone qui è il reparto carne e dopo arriveremo a quello del pesce. Neanche due o tre negozi di carne in Italia hanno tutta quella carne che abbiamo visto…quantità industriale messa sul bancone agganciata su dei pali e tagliata e servita al momento. L’unica cosa che ci lascia attoniti è l’igiene che non c’è assolutamente,i macellai servono i clienti senza neanche un camice addosso un cappello o dei guanti, è così tutto davvero naturale!Dalla carne passiamo al pesce è qui tutto diventa più interessante perché non abbiamo mai visto alcuni tipi di pesce dai più piccoli ai più grandi… un pesce pesa 30 chili io non ci voglio credere!Quasi tutti i crostacei sono ancora vivi e sguizzano dai banconi , è divertente riprenderli e la gente ci sorride e ci chiede se siamo della televisione io gli rispondo si ma la televisione italiana!Usciamo dal mercato sbalorditi da quanto visto e ci dirigiamo verso l’aeroporto: il volo per Salvador ci attende.
Da Manaus dopo 2 ore facciamo scalo a Fortaleza e subito da li ripartiamo per Salvador città nella quale pochi giorni prima è piovuto tantissimo ed alcuni voli hanno subito forti ritardi a causa del mal tempo. Fortunatamente con il nostro arrivo il tempo migliora , possiamo godere per tutti i 3 giorni, nel Pelourihno (centro storico di Salvador) ,di un sole magnifico!La nostra pousada” Solar do Carmo” in stile coloniale molto semplice, si trova a pochi passi dalla famosa piazza nominata Largo do Pelo in cui si trova la casa dello scrittore Jorge Amado ,un punto di incontro per gli abitanti e per tutti i turisti. Qui la popolazione è di origine africana,tendenze usi e costumi sono tipicamente africani e la musica dai ritmi tribali rende l’atmosfera unica. Lungo la strada donne vestite da Mamy ci invitato a fare una fotografia insieme, per poi dar loro una mancia :il loro modo di fare è insistente, ma Matteus la nostra guida, ci dice che questo modo di fare è tipico con tutti i turisti perchè loro vivono solo di questo. Il centro di Salvador è pieno di chiese,la più ricca ed anche la più bella che ci lascia a bocca aperta è quella di San Francesco.Visitiamo prima il suo chiostro tutto completante fatto con maioliche che formano dei quadri incantevoli con significati importanti,come la vita,la morte,l’amore,poi entriamo dentro di spalle all’altare perché Matteus ci dice di non guardare subito verso l’alto appena entrati ma di guardare in basso e di girarci solo quando arriviamo infondo alla chiesa per ammirare la maestosità dell’oro che risplende su tutte le pareti della chiesa e sul soffitto. Oro sui quadri,statue fatte d’oro,cornici dorate rimaniamo illuminati anche dal racconto di Matteus,ci parla della schiavitù che quando veniva ad assistere alla messa doveva stare con le spalle all’altare perché a loro non era consentito vedere tutto questo lusso,potevano solo ascoltare la messa nei due angoli spogli infondo alla chiesa. Il giorno dopo assistiamo ad una messa nella chiesa di San Antonio nel Largo Do Pelo,più che una messa un concerto gospel unito alle danze africane,un emozione unica,ci siamo commossi dalla gioia che le persone esprimono per il Nostro Signore. A raccontarlo mi emoziono ancora…La città di Salvador è divisa in città alta(centro storico,pelourinho)e città bassa(lungomare e centro commerciale)ed è collegata sia da una piccola funivia che da un ascensore, entrambi scelgono e salgono velocemente in 30-40 secondi. Scendiamo dal pelourinho per visitare il mercato ed il lungomare. Il mercato si suddivide in tre livelli,li vediamo tutti, prendiamo dei souvenir a poco prezzo e facciamo una passeggiata vicino al porto. La sera tornando verso la pousada ci fermiamo per cena in un ristorante dove il proprietario è di origini italiane, ci saluta calorosamente e mangiamo un bel piatto di pasta. Il mattino seguente ci vengono a prendere per andare a rilassarci gli ultimi giorni in Costa do Sauipe in un villaggio fantastico il ” Superclubs Breezes”.
Prima di arrivare in Costa do Sauipe però ci fermiamo nella vicina Praia do Forte a visitare la Riserva Naturale delle tartarughe marine,una piccola oasi molto curata.Il villaggio è super attrezzato,la camera è deliziosa ed appena arrivati ci offrono dello champagne. La spiaggia è grande e su questo tratto di spiaggia c’è solo il nostro villaggio ,un lieve vento soffia sulle onde del mare ed una leggera brezza si intravede anche da lontano. Qui trascorriamo gli ultimi cinque giorni di questo incantevole ed indimenticabile viaggio di nozze,siamo entusiasti di tutto,durate tutte le tre settimane non abbiamo avuto nessun contrattempo e nulla è venuto a mancarci,tre settimane meravigliose che ci hanno fatto cambiare un po’ il modo di vedere le cose e di riflettere su ciò che abbiamo visto.Un ringraziamento particolare alla nostra agenzia di fiducia e a tutti i suoi collaboratori ,che ci hanno preparato tutto il viaggio esattamente come lo sognavamo.
di Francesca Fagiolo e suo marito Fabio Biggi